Descrizione
Il loro primo album arriva dopo i due ep The Sick Dogs (2011) e Cornice (2014) manifesto delle loro prime impronte musicali. Senza porsi alcun limite di genere, i “quattro cani” trovano il proprio linguaggio fondendo le loro singole influenze: Blues, Acid Rock ’70,sprazzi di jazz e funky imbevuti nelle sonorità post rock.
Un altro DNA è un concept che sottolinea il dualismo tra il conscio e il subconscio, osservazione delle debolezze terrene e voglia di ascesa spirituale. Testo e musica riescono a evocare questo stato d’animo.
Che questo disco sia firmato Sick Dogs non c è alcun dubbio, lo stile è inconfondibile per sua varietà di suoni e di generi. Dal trip pop alla new wave, dalle chitarre alla Smiths al cantautorato italiano anni ‘70’ ‘80’, c è persino un canto greco della tradizione rebetiko. Questo è lo specchio del loro modo di vivere la musica, tanti ascolti formano la loro unicità.
L’album è inciso e mixato nell’Echo Mobile Studio di Alberto La Riccia.
Tanti gl’interventi musicali, esterni al gruppo: Daniela Arena (voce lirica), Stefano Amato (violoncello) e Mirko Onofrio (flauti) della ‘Brunori Sas’, Checco Pallone (Percussioni), Max Iozzia (chitarre), Terry Katsagonis (voce).